Come smettere di lamentarsi e capire quali strumenti utilizzare per verificare la correttezza del proprio amministratore di condominio.

Se anche tu, ti ritrovi a lamentarti col vicino di pianerottolo, in merito ai conti dell’ultimo preventivo presentato dall’amministratore di turno, che, puntualmente, non tornano, lasciami dire con tranquillità, non sei l’unico.
In Italia, il 75% dei condòmini, risulta essere insoddisfatto dell’operato del proprio amministratore di condominio.
Purtroppo la situazione è davvero pessima. In molti non partecipano più alle assemblee ordinarie, si disinteressano dello stabile, perchè stufi di sentirsi raccontare la solita solfa dall’amministratore di turno e vedere i preventivi aumentare di anno in anno.
Non tutti gli amministratori di condominio sono corretti versi i propri clienti o meglio datori di lavoro… a conti fatti il condominio risulta essere a tutti gli effetti il datore di lavoro di questo professionista.
In molti, purtroppo, lamentano di percentuali sulle fatture dei fornitori del condominio ed alcuni amministratori ragionano in questo modo, che più o meno recita così: “Quel fornitore, senza la mia intermiadiazione, non avrebbe preso quel lavoro e pertanto reputo giusto che questo mio intermediare venga retribuito“.
Ahimè, non è raro sentire questi ragionamenti. Sembrano essere tipici del bar dello sport, ma sono propri anche di molti condomìni italiani.
Ai fini legislativi, l’amministratore di condominio risulta essere a tutti gli effetti il mandatario dei condòmini, ossia la persona che assume l’incarico di rappresentarli.
L’amministratore oltre a rappresentarli, esegue le delibere, cura i rapporti con i fornitori, etc… e per tale attività la legislazione prevede l’erogazione di un compenso (art. 1129, comma 14 del Codice Civile).
Ottenere una percentuale su un contratto stipulato, tra condominio e fornitore (ad esempio il giardiniere o l’impresa di pulizie), rappresenta una mediazione. Pertanto, questa azione genera un conflitto di interessi, rispetto al ruolo dell’ amministratore, in quanto il mediatore dovrebbe essere una persona terza, rispetto alle parti tra le quali agevola la conclusione dell’accordo.
Il mediatore non rappresenta e non può rappresentare nessuna delle parti.
In pratica, il mediatore è una figura totalmente differente rispetto all’amministratore di condominio, che invece agisce in rappresentanza del condominio.
Un amministratore di condominio che richiede la percentuale sul contratto del fornitore è passibile di revoca per gravi irregolarità col suo ruolo e, nei casi peggiori, anche di truffa ai danni del condominio (art. 640 del Codice Penale).
Dopo questa “lunga” premessa, passiamo all’azione e definiamo davvero la strategia, che tu puoi attuare per verificare, se il tuo amministratore di condominio sia o meno disonesto.
Cosa puoi fare allora?
La legge italiana, in materia, a seguito della riforma del 2012, tutela il condominio. Il primo passo da compiere è capire come vengano impiegati i tuoi soldi e quelli dei tuoi vicini di casa.
L’amministratore ha l’obbligo di rendere disponibili tutti i documenti, che riguardano il condominio. Pertanto, è opportuno prendere appuntamento per visionare la contabilità condominiale, magari con il supporto del ragioniere, che abita al piano di sopra.
E’ consigliabile verificare, non solo le fatture emesse e le loro intestazioni, ma anche i rendiconti mensili del conto corrente condominiale. Se non riesci a cavare un ragno da un buco, ma il sospetto continua a persistere, puoi avvalerti della figura del revisore contabile, incaricato di verificare la contabilità del condominio.
Chi è il revisore contabile?
La figura del revisore contabile è stata introdotta dalla Legge 220/2012 per disciplinare in maniera specifica e chiara la contabilità condominiale. Lo scopo è quello di tutelare i condòmini in termini di trasparenza, correttezza e verifica dei bilanci.
La nomina del revisore contabile è facoltativa ad opera dell’assemblea condominiale. Tale nomina non deve necessariamente presuppore il dubbio di qualche irregolarità contabile, al contrario, la motivazione potrebbe essere di qualsiasi natura, anche una semplice verifica sulla gestione da parte dell’amministratore.
E’ ben chiaro che il motivo di un eventuale sospetto di irregolarità contabile, possa essere riscontrabile attraverso una verifica da parte del revisore contabile nominato dall’assemblea condominiale.
Richiedi i preventivi dei fornitori
Un’ altra verifica che puoi fare è quella di richiedere la copia dei preventivi ai fornitori. Di norma, il preventivo viene “gonfiato” in fase di presentazione dello stesso all’assemblea.
Il più delle volte, basta fare due parole con la signora dell’impresa di pulizia o il giardiniere per capire se ci sia stato o meno un rincaro, da parte dell’amministratore sul loro compenso.
Con questi piccoli suggerimenti, ti sarà possibile verificare, insieme agli altri condòmini, la correttezza del tuo amministratore di condominio. Vedrai che questi accorgimenti, ti saranno utili a testare la professionalità, di colui al quale vi siete affidati.
Nella malaugurata ipotesi in cui la situazione non risulti proprio limpida, contatta uno specialista nella gestione condominiale.
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